Il regalo esplosivo!

Il regalo esplosivo!

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Descrizione

Nella vita non si deve dare nulla per scontato!
– Dino dove sei?
Guardai il cellulare, era Mia, il capo della mia Agenzia e per un caso del destino, mia sorella…
… lei uno scricciolo di donna e io un armadio, non avrei voluto rispondere, solo poche ore prima avevamo litigato a casa sua
– In palestra!
Dissi asciutto
– Vieni in Agenzia, ci sono delle novità!
– Non vengo!
– Non fare lo stronzo come sempre, vieni e basta!
Sferrai un pugno al pungiball davanti a me, mi aveva colpito come sempre, solo poco prima
“Sei testardo, cocciuto, arrogante e ambizioso, ma non hai portato a termine nessuno dei tuoi sogni, hai trent’anni ti rendi conto che è il momento di crescere?”
Aveva ragione!
E la cosa mi faceva incazzare, sono passati dieci anni e non avevo concluso nulla, ex giocatore di basket, ex giocatore di calcio, ex giocatore di tennis, ne avessi finito uno, quando era il momento di raccogliere, cambiavo e sbagliavo, forse l’unica cosa che avevo terminato, l’università, facoltà di lettere, era stata quella in cui non mi ero mai cimentato…eppure l’amavo a tal punto che mi ero laureato con centodieci e lode.
Raccolsi le mie cose, una doccia veloce e dopo un’ora arrivai all’Agenzia
– Sei arrivato veloce!
Era una frecciatina
– Se sei pronta ancora una volta ad offendermi, me ne vado e non mi vedrai più, contenta?
Pensavo che mi avrebbe urlato contro, invece rimasi di sasso, si alzò e volgendomi le spalle, era in silenzio, lasciai la borsa e mi avvicinai…
…piangeva in silenzio…
…l’abbracciai…
– Non me lo merito!
Dissi, mentre le asciugavo le lacrime, e lei, guardandomi negli occhi
– Sei rimasto solo tu, quando i nostri genitori ci hanno lasciato per andare in cielo, maledetto incidente, avevi vent’anni e io cinque di più, ti sei sbandato e io non sono riuscita a starti vicino come avresti voluto, avevamo questa Agenzia da portare avanti, il sogno dei nostri genitori, dare sicurezza alle persone in difficoltà…
Le spalle erano un sussulto dai suoi singhiozzi
-…mentre io ero impegnata a portare avanti il loro progetto, tu ti sei laureato e poi hai fatto tante cose senza portarle a termine, io so quanto vali, sei forte e generoso, ma mai hai voluto collaborare…
Mi abbracciò
-…ma ora è arrivato il momento di aiutarmi, senza il tuo aiuto devo chiudere l’Agenzia…
Sgranai gli occhi
– Perchè?
– …gli ultimi incarichi non hanno portato un utile tale da tenere aperta l’attività, cinque famiglie, compresa la nostra saranno sul lastrico tra qualche mese, dovremo dimettere tutti…
Deciso, non potevo stare lì ad ascoltare solo, la sua voce si incrinava sempre di più
-…cosa dovrei fare?
.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.-.–.-.
Sul traghetto da Civitavecchia per Cagliati, mi risuonarono le parole di Mia
“Un’amica di mamma inglese mi ha chiamato per un servizio di sicurezza per un suo parente sardo ma emigrato venti anni fa in Inghilterra a Londra, un romanziere di settanta anni che ha deciso di tornare nella loro casa a Capo Teulada in Sardegna dopo anni, hanno bisogno di un secondo assitente per il Professore, ex docente dell’università a Londra, per la scrittura di un terzo romanzo che dovrà scrivere…”
E io
“Perchè noi?”
“Perchè la prima assistente dovrà assentarsi per brevi periodo per sostituirlo nella presentazione del suo ultimo romanzo in diverse città inglesi…”
“Non capisco lo stesso, noi siamo un agenzia di sicurezza..”
E lei
” A Capo Teulada hanno già tentato negli anni di ucciderlo con due attentati…”
“Azz”
“Già e allora oltre alla sicurezza hanno chiesto qualcuno che potrebbe trascrivere sul computer e laureato in Lettere, per ridurre al minimo la sua permanenza, prevista per il momento per un mese”
Ecco perchè!
“Solo per un mese?”
“Si, e per questo incarico, l’agenzia sarà retribuita con venticinque mila euro…e… se tutto va a buon fine, altri venticinquemila a fine mese”
La guardai e lei
“Ci servono!”
Non c’era da pensare dopo quello che mi aveva confessato
“Accetto!”
La sua faccia si illuminò
“Davvero?”
E io incosciamente
“Si”
” Grazie!”
Ed eccomi qui, su una corriera che aveva visto giorni migliori verso Capo Teulada!
Il caldo era insopportabile, eravamo ai primi di giugno, guardavo fuori dal finestrino e mi si strinse il cuore, dune e dune di sabbia che facevano un contrasto con il mare che si vedeva ogni tanto, non era un blu normale, a tretti diventa verde smeraldo, la corriera mi lasciò nei pressi di un bar, guardai in alto era il classico Bar dello Sport di antiche memorie urbane,entrai e una nuvola d fumo mi accolse, c’erano degli avventori al bancone centrale e altri seduti ad un tavolino, inutile dire che quando entrai, tutti smisero di parlare per qualche minuto, quando mi sedetti con il mio trolley vicino, ripreso le loro discussioni, venne un cameriere
– Desidera?
. Un latte di mandorla gigante ghiacciato.
. Certo!
E scomparve, lessi i miei appunti su un foglietto che mi aveva dato Mia
“Questo è il cellulare della sua prima assitente, si chiama Gin, la villa del professore è a Porto Pino, chiama e verrà un auto a prenderti”
Dopo essermi dissetato, vidi che al cellulare non c’era linea, quindi mi alzai per uscire dal locale e mentre pssavo vicino ad un tavolo con tre persone, sentii distintamente
“Il vecchio è tornato”
L’altro seduto
“Durerà poco”
Il terzo
“Ne sono certo”
Non so perchè, ma il mio istinto era attentissimo e pensai immediatamente che fosse rivolto a quel professore, uscii e
– Pronto?
Una voce di donna giovane, mi sembrava preoccupata
– Sono Dino!
E lei, sospirando finalmente rilassata
– Dove sei? Sono Gin.
– Al Bar dello sport a Teulada.
Pausa
– In fondo alla strada c’è un negozio di fiori, un quarto d’ora e arriverà un auto a prelevarti, non è il caso davanti al bar.
– Ricevuto!
E rientrai, quei tre avventori erano ancora seduti nello stesso posto, non so nemmeno il perchè, li guardai bene per memorizzare le loro facce.
Ovviamente seguii le istruzioni e dopo poco ero in auto con due persone, il guidatore
– Hai una pistola?
Strana domanda
– Si!
– Marca e tipo!…

…segue…

Non sono uno scrittore ma un “sognatore narrante” e questi sono i miei sogni riportati sotto forma di E-Book.
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caparco.g@tiscali.it

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