Tesla

Tesla

Tesla, donna misteriosa, irrompe nella vita di uno squattrinato investigatore, riciclatosi, dopo aver perso il lavoro e la compagna della vita con uno sms:

“Smarrimento, farmaci, depressione e chi più ne ha più ne metta, 11 anni di convivenza, stessa modalità, stesso destino, neanche un biglietto, neanche a guardarsi negli occhi ed essere sincera, un sms sul cellulare, il giorno del mio licenziamento “Non ce la faccio più, vado via, parto con un amico in Australia. Addio”.

Ma si può essere così aridi, non dico che la nostra relazione fosse tutta rose e fiori, stavamo bene insieme, almeno credevo, più volte le avevo chiesto di regolarizzare la nostra posizione, e lei niente, “Stiamo bene così!”, figli? Nemmeno a parlarne, dovevamo rifuggire tutte le occasioni che si presentavano, con i nostri amici, che nel frattempo, avevano prolificato.

Avevo accettato tutto, per lei, e ora? Uno sms e si chiude la partita!

Dopo la fase di analisi, coadiuvato da un amico psicologo, durata 24 mesi, alla fine ho concluso, che era una stronza, una grande stronza!

Ed io… un coglione!”

Le fasi successive, si possono immaginare, ma quello che non s’immagina, accade all’improvviso:

“Non potrò mai dimenticare quel giorno, era il primo aprile, avevo da poco finito di preparare una fattura per un caso di “tradimento familiare” lavoro molto impegnativo che mi aveva tenuto occupato per tre mesi tra pedinamenti e appostamenti, arrivò una raccomandata, portata da un pony express.

Era una busta gialla, di quelle commerciali, a sacchetto, strano pensai, mandarla per raccomandata, nessun mittente, solo il mio indirizzo, ancora più strano il contenuto, c’era un biglietto aereo per le 14.00 da Napoli per Catania e un altro già pagato per il ritorno senza data, una chiave e un bigliettino con un numero di cellulare.

Li per li, pensai onestamente ad un pesce d’aprile, ma tutte le mie impressioni scomparvero nel momento della mia telefonata all’aeroporto e alla compagnia di volo, ero stato prenotato per quel pomeriggio, la cosa mi intrigava, ma chi mai poteva essere l’autore di questa richiesta di avermi a Catania?

Non mi restava che chiamare il numero di cellulare, per avere spiegazioni, ma fu del tutto inutile, perché dopo aver fatto il numero, la persona che mi rispose dopo aver chiesto chi ero, mi disse solo “cassetta di sicurezza dell’aeroporto n. 38” e riagganciò!

Delle due, l’una o era un tranello di qualche marito che avevo scoperto o di una donna, perché no! Oppure era un nuovo caso! Il lavoro che avevo intrapreso, mi aveva già dato delle opportunità strane in quest’ultimo anno, volli pensare in positivo, preparai la valigia, dovevo essere due ore prima in aeroporto e cosi fu!”

Un passato che ritorna, un viaggio inutile, le Clarisse, San Gennaro ed infine lei, la donna misteriosa!

“Non disse nulla, la sua voce mi piaceva ascoltarla, cercavo di vederla ma non ci riuscivo, aveva un cappuccio in testa, vedevo solo il naso e la bocca

– Presi le mie informazioni e decisi di convocarti, ma dopo la tua reazione ho pensato opportuno incontrarti per spiegare le mie ragioni, quello che voglio è avere il bambino con me, fargli sapere che non sono morta e riportarlo in Italia, te la senti? Il padre è un violento, sono in attesa della risposta per il divorzio dopo la mia denuncia per sottrazione di minore. Non ho voluto che si intromettesse  la mia famiglia in questa faccenda, l’avrei risolta in breve tempo, ma ci sarebbero stati dei morti sicuramente, ed io non voglio. Il compenso se è inadeguato sono disposta a raddoppiarlo o triplicarlo, non ho problemi, ma ora aspetto una tua risposta, non ora, lo capisco, ma aspetterò altre ventiquattro ore con ansia.

Così dicendo, si alzò prima che potessi dire una parola, lasciando la busta gialla e i documenti e una cassetta per il videoregistratore, il messaggio era chiaro, sono tuoi, se poi dovessi decidere di no, so che ritorneranno indietro.

Lasciò nell’aria un profumo dolcissimo di zagara e scomparve!”

Non esiste al mondo, energia più potente dell’amore!

L’avventura ha inizio, tanti i colpi di scena inaspettati.

Buona lettura.

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