Emozioni/riflessioni: Rassegnazione

Emozioni/riflessioni: Rassegnazione

Che cos’è la rassegnazione, oggi?

La rassegnazione è forse la cosa peggiore che possa capitare ad un individuo, non conta l’età, la condizione sociale, il luogo di nascita, tutti noi siamo soggetti “sensibili” portati dalla vita ad avere dei periodi di “rassegnazione”; certo, le modalità sono diverse, le cause sono diverse, ma il risultato è lo stesso:

– depressione, affaticamento a riposo, mal di testa ricorrenti, scarsa fiducia in se stessi, mancata disponibilità a dialogare con gli altri, desiderio di rinchiudersi.

Lentamente questa “condizione” diventa dominante, non riusciamo a farne a meno, ci crogioliamo in questa essenza, senza renderci conto di far del male a noi stessi e senza ascoltare gli altri.

Ovviamente il tutto non è riferito ad eventi traumatici o luttuosi!

In questi casi dipende da soggetto a soggetto l’elaborazione e la consequenziale accettazione, può essere lunga e dolorosa o restare presente per tutta la vita.

Per il “rassegnato” è difficile, ma non impossibile, non predisporre l’animo ad accettare tutto senza reagire; per uscirne è necessario “scavare” dentro di sè, cercare il “punto d’inizio”; conoscerne la causa può aiutare a far leva su se stessi e ad attingere alle proprie “energie interne” che spesso  ristagnano in un “sonno profondo”.

In tutti noi c’è sempre una risorsa in cui crediamo veramente, in essa è presente il “non molliamo” che  dà il coraggio di ricominciare a coltivare i propri sogni, di agganciarsi ad essi prepotentemente e tentare…!

Certo non è detto che le “delusioni” non si presentino, ma sarà sempre meglio aver tentato invece di “attendere abulicamente” situazioni favorevoli senza far nulla; certo è necessario predisporsi anche ad accettare quelle delusioni e superarle, ma per fare questo c’è bisogno di volontà e amore per la propria vita.

Non sempre le “crisi” sono negative, talvolta possono farci risvegliare da quel “letargo volontario” dove si è scivolati inconsciamente, basta ricordarsi che i “no” e le delusioni fanno parte della vita. Sempre!

Gennaro Caparco

 

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