28 luglio 2021 – Diario di un “sognatore” – “Il Castello”– Sesta parte

28 luglio 2021 – Diario di un “sognatore” – “Il Castello”– Sesta parte

Primo colpo di scena.

da pag.40 a pag.42

“…Inutile dire che tutti noi sapevamo il perché, ma per fortuna prima che arrivassero delle domande scomode da parte di Riccardo, arrivarono le pietanze. Mentre la signorina le stava servendo, per una maledetta storta, stava per cadere un piatto, me ne accorsi e feci giusto in tempo a fermare la caduta di lei, afferrandola con la mano destra alla vita. Lei stupita, di quello che stava accadendo, cinse con la sua la mia mano, per aggrapparsi, e fu allora che vide l’anello:

– Ma allora è lei il figlio dello sceicco?

Tutto accadde in pochi secondi, il Maestro stava per bere, gli cadde il bicchiere da mano sulla tovaglia e poi per terra, Isa che stava per portare una forchettata di spaghetti alla bocca,versò letteralmente tutto il suo contenuto sulla tovaglia, e Riccardo che si apprestava a versarsi un bicchiere di prosecco, gli cadde la bottiglia da mano, e in coro:

– Cosaaaaaaaaaaaaaa?

Avevo raddrizzato la signorina, alla vista di quello sfacelo, non sapevo se ridere o piangere, cercai di tamponare prima l’uno poi l’altro:

– Non è come credete voi, ora vi racconto tutto.

E come ciliegina sulla torta, la signorina svenne, lesto fu Riccardo a prenderla prima che cadesse a terra sbattendo la testa, la prese in braccio e la depositò su un divano poco distante, Isa si alzò, prese una boccetta di profumo che portava con se e la fece rianimare:

– Non volevo scusami, non volevo.

– Stai tranquilla adesso, ti riprenderai subito, respira profondamente, avanti.

Così fece e in pochi minuti riacquistò le forze, si erano avvicinati tutti anche la signora che era in cucina, fu la prima, ma il Maestro la fermò un attimo prima che arrivasse alla poltrona:

– Non si preoccupi mio figlio è un medico.

Si bloccò e attese che si riprendesse:

– Tutto Bene?

– Si mamma Ida tutto bene.

Ristabilita la calma, ci spostammo in un altro tavolo,  tutti mi guardavano incuriositi, andai alla macchina e presi la valigetta che mi aveva regalato lo sceicco:

– Ora in attesa di iniziare il pranzo interrotto così bruscamente, vi racconto tutto.

E così feci, fummo interrotti solo una volta dalla signorina che ci portò da bere e si scuso per l’accaduto:

– Non ti devi preoccupare, stai bene?

– Si grazie, è merito del signore che mi ha raccolto mentre cadevo.

Isa, senti dolcezza in quelle parole e prese la palla al balzo:

– Mio fratello si chiama Riccardo, io sono Isa questo è mio marito Rino e lui è il capostipite mio padre, saremmo onorati se ci trattassi come persone di famiglia.

Arrossi, che più non poteva, un peperone rosso era anemico nei suoi confronti:

– Grazie, grazie io sono Irene e in cucina c’è mamma Ida. Tra poco sarà tutto pronto….”

A domani.

Araldo Gennaro Caparco

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