27 Febbraio 2023 – Il segreto di Adelmo.

27 Febbraio 2023 – Il segreto di Adelmo.

 

Dicembre 2022

“Il segreto di Adelmo”

Il mio primo romanzo pubblicato in cartaceo, terminato di scrivere nel 2020.

Non avevo mai voluto pubblicare uno dei miei romanzi, ma l’esortazione di un mio pro-cugino a pubblicarne almeno uno, perché preferiva leggere in modo usuale in cartaceo e non in formato E-Book (grazie Mauro) mi convinse e per la prima volta andai in tipografia con un certo imbarazzo ma fui fortunato.

Il tipografo di una certa età ed esperienza notevole, capì immediatamente il mio stato d’animo e nel prendere la chiavetta USB mi disse ” Come volete la copertina?” ed io, non avendo nessuna idea al riguardo “Fate voi!”, poi “Quante copie?” e qui sapevo la risposta immediatamente “Dieci”, non mosse un muscolo, ricopiò il file sul suo computer e poi “Ci penso io!”.

Già, dieci copie, avevo fatto il calcolo di regalare per Natale alle persone a cui più tenevo e il primo a riceverlo fu proprio lui, il mio pro-cugino.

E’ stata una bella esperienza!

Araldo Gennaro Caparco

…”…

E che vuoi dormire, quella notte…

… la successiva e l’altra ancora, ora avevo due chiodi fissi, la locanda e lei, mia madre è inutile dirlo mi aspettava al varco all’uscita del lavoro il primo giorno, volle sapere di tutto e di più, le dissi qualcosa e dopo averla abbracciata la lasciai andare a casa, era radiosa.

Al quinto giorno, non ce la feci più ad attendere, avevo escogitato una scusa, dal negozio di ferramente acquistai una di quelle cornici trasparenti grande come uno dei miei disegni, un aquila e sotto era abbozzata la locanda, l’assemblai e partii per Urbino, cavolo mica potevano esserci più di una Galleria ammesso che mi aveva detto la verità, mi vergognai, perché avrebbe dovuto dirmi una bugia?

Invece c’erano tre Gallerie d’arte, sintomo di grande cultura, nelle prime due con qualche timore entrai per curiosare, poi cercai di capire chi erano i proprietari e chi ci lavorava, nessuno delle due era quella giusta, non rimaneva che l’ultima, era pomeriggio inoltrato, si trovava all’altro lato della città, dopo una corsa finalmente eccola, la galleria, non c’era nessuno dentro, le luci erano tutte accese, portai con me la busta con un fiocco bianco sulle maniglie

– C’è nessuno?

Mi inoltrai, era davvero grande e con tanti bei dipinti, tanti paesaggi e qualche ritratto

– C’è nessuno?

Da un drappeggio laterale in fondo uscì una persona, era piuttosto giovane, qualche anno più di me, molto curata e ben vestita

– Desidera?

Mi imposi di non balbettare, quella donna mi incuteva un certo timore con quell’aria seria da professionista, mi feci coraggio

– So che potrebbe risultare inusuale la mia richiesta, ma lei è la signora Ada?

Stupita, si avvicinò per guardarmi meglio

– Si…

Poi sempre più vicino

– …ci conosciamo?

Ecco e ora cosa le dico, incamerai aria

– Lia non c’è?

Sicura lei

– Sei Dado?

Annuii colpito

– No Lia non c’è.

E non continuò ma l’espressione del viso era tra il divertito e incuriosita

– La ringrazio!

E con un perfetto dietrofront mi stavo avviando lesto verso l’uscita

– Devo dirle qualcosa?

Mi bloccai, ma si forse era ancora meglio, tornai indietro

-Se non le dispiace potrebbe darle questo da parte mia?

E gli diedi la busta, sorrise

– Posso?

D’istinto ero pronto a dire di no, ma poi ricordando le parole di Lia

– Prego!

Fu colpita, lentamente sciolse il fiocco e poi tirò fuori la cornice, la mise sotto una delle luci e la guardò con molta attenzione

– L’ha fatta lei?

Annuii

– Mi piace e mi scuso di averla messa in imbarazzo, ma si sa la curiosità è donna, complimenti.

E così dicendo lo rimise nella busta e rifece il fiocco

– Perché non glielo da lei, sta scendendo, era andata sopra per preparare una valigia per domani mattina.

Nemmeno il tempo di rispondere, mi diede la busta

– Dado, ma che ci fai qui?

Mi girai ed era proprio lei, aveva un completo pantalone nero con una camicia bianca, era sorridente, mi venne l’impulso di correre ed abbracciarla, ma i miei piedi non funzionavano, ero lì impalato ad ammirarla, alzai la mano

– Sono venuto per darti questo!

Ada era scomparsa, si avvicinò

– Per me?

– Si, per te!

Sembrava una bimba che non vedeva l’ora di vedere un regalo, in un attimo si ritrovò per le mani la cornice, portò una mano alla bocca per la sorpresa

– Ma questa non c’era a casa tua….

Finalmente mi schiodai con i piedi

– Certo che no! L’ho fatto stanotte per te.

Le si illuminò il viso

– Grazie

Poi

– Ada vieni.

In un attimo arrivò e lei impacciata

– Questo è quel mio amico…

E lei

– …Dado, si Lia abbiamo fatto già conoscenza e ho visto anche il quadro, bello, devo dire che del talento, ancora grezzo, ma c’è qualcosa…

Gongolavo, guardai in alto

– Troppo buona!

Lia era meravigliata e contenta, imbarazzata

– Ero sopra per preparare la valigia per domani.

Ora o mai più e che cavolo si vive solo una volta nella vita

– Perché non vieni stasera, ti accompagno a casa tua e poi ti riaccompagno lunedì mattina qui, che ne pensi?

Divenne di mille colori, guardò prima me, poi Ada

– Con te?

Mi accorsi di essere stato precipitoso, per la miseria mica era detto che era pronta per venire a Pristina, forse aveva un altro appuntamento, forse aspettava un compagno, ero stato un imbecille

– Scusami ho sbagliato!

E guadagnai l’ingresso senza dire null’altro!

Mi sono dato del coglione per tutto il tempo per arrivare a casa, ma cosa mi era saltato in mente, era una bella ragazza, è venerdì sera, era vestita per un’uscita, con chi? Non lo verrò mai a sapere …e invece cosa avevo combinato, avevo dato per scontato che stava aspettando me, che mi sarebbe caduta tra le braccia perché le avevo fatto una sorpresa e le avevo dedicato uno dei miei disegni…si può essere più coglioni di così?

Mi sarei preso a schiaffi!…

P.S.

Per chi volesse acquistarlo in formato EBook

http://ebook.simpliweb.it/prodotto/il-segreto-di-adelmo/

 

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