22 luglio 2021 – Diario di un “sognatore” – “Il Maestro”– Ultima parte

22 luglio 2021 – Diario di un “sognatore” – “Il Maestro”– Ultima parte

Isa era sospettosa e guardinga, strabiliata che in quelle condizioni suo padre parlasse di un menu da approntare per la settimana successiva in Inghilterra per il Duca di York, senza nemmeno immaginare che il Maestro aveva parlato di una torta millefoglie per distrarla dal nostro discorso, indispettita volle accompagnarmi all’uscita:

da pag 113 a pag.114

“…Il maestro fece un cenno di assenso con la testa,

Ada:

– Non ti preoccupare ci sono io con lui, lo aiuto a finire di mangiare.

Ed io? Due volte sorpreso, uno perché Isa non aveva insistito con l’Inghilterra e due perché avevo il piacere di fare due passi con lei, questo mi bastava.

– A più tardi Maestro

– A più tardi.

E sorrise!! Che uomo!

Scendemmo le scale in silenzio, poi:

– Ma come è possibile?

– Cosa

– Ma l’hai sentito, no non ci posso credere, è testardo, invece di pensare a riprendersi, l’Inghilterra

Che le dico? La verità? Mai, almeno non adesso:

– Lo capisco

– Cosa

E si fermò:

– lo capisco, lui e la cucina sono una cosa. Stamattina ho letto su internet qualcosa su di lui, cose che tu conosci già.  Una persona come lui non può e non vuole allontanare mai il suo obbiettivo, poi non è da tutti essere inviatati dal figlio della Regina d’Inghilterra, il Duca di York, e lui comprende l’importanza della cosa.

Stava per parlare:

– Non mi aggredire, è una forma di autodifesa, chissà nella vita quante volte ha dovuto lavorare per affermarsi, ora che è all’apice della sua passione, che gli viene regalmente riconosciuto, non può e non vuole pensare ad un ostacolo che può inficiare questo invito, fosse anche la sua vita. Forse dopo si ricrederà, scenderà a patti, ma rinunciare, non penso che sia un suo pensiero. E questo lo fortifica, lo fa sentire vivo! Non so se sono riuscito ad esprimere quello che penso, ma lo penso sul serio, questa sua volontà di andare avanti, vedi dove l’ha portato. Ed è merito della sua testardaggini e bravura se oggi avete creato quel gioiello d’azienda.

Era colpita, non disse più una parola, stava elaborando di sicuro qualcosa. Andammo al bar dell’ospedale, le offrii un caffè che accetto volentieri, lo presi anch’io ne avevo proprio bisogno. Mentre lo stavamo sorseggiando:

– E la sera

– Cosa?

Sapevo perfettamente che cosa voleva dire, ma mi serviva tempo per elaborare una risposta. Non molla mai.

– Vedi

– Cosa?

– Tu hai in parte lo stesso carattere di tuo padre

– Perché?

Rise:

– Non molli mai!

Rise ancora di più:

– E la sera?

Una cosa sono i messaggi e un’altra cosa e guardarsi negli occhi e parlare:

– La sera, gli orari erano quasi sempre gli stessi, la ragazza vestita come la mattina, arrotolava la tenda da sole, raccoglieva i panni che aveva steso al mattino, innaffiava le piante…

– e si accomodava sulla poltrona di vimini a leggere un libro

La guardai:

– Si, ma solo d’estate!

Era divertita e curiosa:

-E d’inverno?

– Ahimè, usciva pochissimo, molto probabilmente amava il sole e meno il freddo

– Esatto!…”

 

cari amici, il mio diario termina qui, se vi siete incuriositi, se desiderate conoscere la fine di questa storia del primo romanzo che forma la Trilogia “Se devi sognare esagera!”, potete acquistarlo per solo 15 euro dal mio sito www.isognidiaraldo.it…non ve ne pentirete!

Tanti i colpi di scena in Inghilterra, ma non anticipo nulla, dandovi l’opportunità di scegliere da soli.

L’intero romanzo è composto da 235 pagine.

Un abbraccio..

Araldo Gennaro Caparco

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