21 luglio 2021 – Diario di un “sognatore” – “Il Maestro”– Nona parte

21 luglio 2021 – Diario di un “sognatore” – “Il Maestro”– Nona parte

Il Maestro combatteva come un leone, si stava riprendendo alla grande e dopo aver convinto le sorelle, Isa ed Ada, ad andare a casa, rimasi solo con lui.

Ero contento, ma per uno strano caso del destino, continuai a dire delle bugie bianche, ovvero era un mio sogno da giovane chef e volevo evitare di rivelare che ero in quel momento al telefono con suo figlio Riccardo che viveva negli Stati Uniti:

da pag.109 a pag.111

“…

– Rino

Era il Maestro:

– Ti devo lasciare si è svegliato tuo padre.

– Ok, non dire nulla della mia telefonata.

– Ok, a presto, non dire nulla a Isa

– Ok e Ada?

– Penso che abbia capito qualcosa, se vuoi

– Certamente la mia sorella maggiore, avrà capito tutto.

Speriamo di no e entrai nella stanza:

– Eccomi Maestro, ero a fare una telefonata qui fuori.

Mi guardò, era sereno:

– Non ti ho visto e mi sono preoccupato, a chi telefonavi?

Piccola bugia:

– Avevo un appuntamento telefonico con una persona proprietaria di un locale che aveva messo in vendita.

Sembrava interessato:

– Quanto grande?

– Non eccessivo, tra cucina, ripostigli, toelette e sala 250 mq.

– Pochi!

– Per me è tanto, sono un’ottantina di posti, ma quello che mi ha più colpito e che il locale ha un’area esterna che si vende insieme, dove si potrebbe ipotizzare un’area di giochi per i bambini, tipo casetta di topolino con i giochi all’interno e all’esterno.

Mi guardò, mi stava trapassando con quegli occhi:

– Volete un poco d’acqua?

– Si grazie

Versai l’acqua, gli porsi il bicchiere, lo prese e notai che il diagramma del ritmo cardiaco, non si era minimamente alterato, quindi anche un piccolo sforzo poteva farlo. Bevve e:

– Ami i bambini?

Questa non me l’aspettavo:

– Si, portano gioia, allegria, cosa c’è di più bello di sentirli ridere, schiamazzare, stare sul prato a rotolarsi in un ambiente protetto. Sono certo che i genitori ne sarebbero contenti e potrebbero fare da passaparola per il locale.

– Hai le idee chiare

Cosa potevo rispondere, adesso non avevo più chiaro nulla nella mia testa, il locale è vero l’avevo visto, è vero che era come l’avevo descritto ma è altrettanto vero che era per il momento al di sopra delle mie possibilità, allora avevo preso tempo e per la fine del mese avrei dovuto sciogliere l’impegno con questa persona che era stata così gentile da aspettarmi fino alla fine del mese.

– Ci provo.

La risposta dovette piacergli:

– Sai io non ho ancora nipotini, Riccardo è sposato da poco e Ada sta cercando di averli ma sembra che Enzo abbia dei problemi e Isa…

Mi guardò, lo fece apposta, mi scrutava, voleva che dicessi qualcosa:

– Non mi faccio illusioni Maestro, Isa è Isa. Una donna forte, energica e …bella. Potrebbe avere chiunque, non mi faccio illusioni, ma proverò a conoscerla se Isa me lo permette. Alle volte si chiude a riccio, sento che anche una parola detta in quel momento, potrebbe infastidirla. Lo ha fatto anche stanotte. E’ inutile negare che sono attratto da lei, ma lei è attratta da me? Non lo so! Ma ora basta Maestro, dovrebbe mangiare qualcosa, non ha toccato nulla.

Mi guardavo, mentre prendevo il vassoio e mi avvicinavo:

– Solo un poco di brodo, è di carne lo sento dal profumo e non dovrebbe essere male.

Non disse nulla e iniziò a mangiare.

– E’ tosta ma ha il cuore di burro.

Disse all’improvviso:

– Lo so, è come una millefoglie, uno strato duro e uno morbido, austera nella sua forma ma delicata dentro.

– Chi è una millefoglie?

Ero talmente preso che non avevo sentito che erano entrate , eccole Isa e Ada….

– Ma voi da dove uscite? E da quando state qua fuori?…”

E la frittata era fatta!

A domani.

Araldo Gennaro Caparco

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