A ridere c’è il rischio di apparire sciocchi, a piangere c’è il rischio di essere chiamati sentimentali. Ad esporre le vostre idee e i vostri sogni c’è il rischio d’essere chiamati ingenui. Ad amare c’è il rischio di non essere corrisposti. Ma bisogna correre i rischi, perché il rischio più grande nella vita è quello di non rischiare nulla.“
Leo Buscaglia
(scrittore 1924 – 1998)
Tra le emozioni, l’egoismo nelle sue diverse sfaccettature è una delle più contrastate!
“Egoismo s. m. [der. del lat. ĕgo «io»]. – Atteggiamento di chi si preoccupa unicamente di sé stesso, del proprio benessere e della propria utilità, tendendo a escludere chiunque altro dalla partecipazione ai beni materiali o spirituali ch’egli possiede e a cui è gelosamente attaccato…”
(Fonte: Treccani.it)
Fin qui, tutto chiaro?
Per nulla!
La definizione, potrebbe far pensare solo ad un’emozione negativa, nel senso, chi è così “arido” da escludere gli altri, non può e non deve essere gioviale, relazionarsi con gli altri, simpatico, brillante in compagnia, attento ai particolari, rispettoso, sorridente, accondiscendente.
Ma non è proprio così!
L’egoista è subdolo “coscientemente”, quando si mettono in testa un fine è come se si preparassero a tessere una tela come il ragno, studiano il terreno, cercano gli appigli dove collegarsi, indagano a trecentosessanta gradi sui probabili “oppositori” e sui “bisogni” e solo alla fine di questa “coscienziosa perlustrazione”, iniziano con la produzione della tela, invisibile agli occhi degli altri, ma limpida e calcolatrice ai loro occhi.
E come quando in guerra per amore si dice che “tutto è lecito”, trasformano il proprio vero “io” esso viene messo da parte e attivano specularmente l’altro “io” quello che non possiedono, ma agli occhi degli altri, diventano deliziosi, affascinanti, rivoluzionari, accondiscendenti, rispettosi, sorridenti, tanto da indurre gli altri a “sposare” le “inclinazioni” dell’egoista e a pensare ad “essere stati fortunati ad aver conosciuto delle persone simili”!
E così in breve tempo, il “ragno” conquista per poi finalmente dare libero sfogo alla sua vera identità, ma oramai i giochi sono fatti, il traguardo è raggiunto e solo allora “gli altri” non possono far altro che “subire”!
Sia ben chiaro, tale “egoismo”, non si “innesca” solo in questioni d’amore o pseudo tali, ma anche in amicizia, nelle conoscenza, in politica, nella società civile, nelle associazioni, nelle organizzazioni e nei movimenti di ogni tipo e forma, dove alla fine di questo grande “lavorio” mentale, fisico e psicologico, “tutti i nodi vengono al pettine”, lasciando l’amaro in bocca a chi ha veramente creduto ed è stato invece sbeffeggiato!
Gennaro Caparco
Pare che non meno di mille siano i sogni fatti ogni anno da un soggetto adulto, e che quasi tutti siano dimenticati. Non è poi dato sapere quanti siano i sogni che vengono espressi a occhi aperti da ognuno di noi nel corso della vita.
Quanto più chiudo gli occhi, allora meglio vedono,
perché per tutto il giorno guardano cose indegne di nota;
ma quando dormo, essi nei sogni vedono te.
(William Shakespeare)