20 Giugno 2022 – Tre chicchi d’uva!

20 Giugno 2022 – Tre chicchi d’uva!

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Febbraio – Carnevale

Che festa fantastica, non avrei voluto partecipare, ma non potevo far un torto ad una mia cara amica Duna, una villa stupenda sul mare di Posillipo, una terrazza per innamorati e tanta allegria, fiumi di spumate, stavamo festeggiando la proposta di matrimonio di Alberto, l’aveva chiesta in sposa e lei aveva accettato, quando seppe che stavo all’aeroporto d Los Angeles

– Lo devi fare per me, appena arrivi a Roma, chiamami,

E così feci e all’aeroporto di Napoli, trovai l’auto di famiglia che mi aspettava per condurmi alla festa, eccola

– Ti stai divertendo?

Ero stanco morto, ma cercai di fare un sorriso

– Certo!

E nemmeno il tempo di rispondere, ecco Alberto con il trenino e la musica a tutto volume

– Vieni poltrone.

Mi agguantò per il torace e fui a capo del trenino, scendemmo lungo lo scalone d’ingresso, giuro, se avessi avuto la possibilità, sarei scappato in quel momento, ma niente da fare, Duna si mise davanti a me

– Saliamo sopra!

E vai, ancora una volta, le scale, le ginocchia non mi mantenevano, a metà scala, il papa di Alberto, Ilvo

– Ti do il cambio!

L’avrei abbracciato, se avessi avuto le forze, ma volentieri lasciai la presa di Duna e lui mi sostituì, come Dio volle, mi nascosi in una nicchia in mezzo alle scale e mi feci piccolo, piccolo, per non farmi notare.

Erano pazzi, si, di gioia e innamorati!

Chi l’avrebbe mai detto!

Solo due mesi fa, erano dei perfetti sconosciuti, Duna era stata mandata dalla sua azienda ad affiancarmi, per perfezionare un trasferimento di una partita di vino dell’area vesuviana per i paesi dell’est, avevano fatto una ricerca di mercato e per loro la nostra azienda di import ed export era la più affidabile, mi arrivò un fax per avvertirmi del suo arrivo, era un affare da migliaia di euro e non potevo far finta di nulla, quando Ivano il mio segretario mi avvertì che aveva telefonato dall’aeroporto e mi stava aspettando me ne ero completamente dimenticato, stavo pianificando il mio giro di clienti in Inghilterra e poi negli Stati Uniti e mi ero completamente tolto dalla testa il suo arrivo

– Cavolo e tu che gli hai detto?

Sorpreso

– Sta arrivando!

E ora?

Stavo lottando per il mio lavoro, era il momento di fare il salto di qualità, dovevo rendermi autonomo e quella mattina avevo parlato con il proprietario dell’azienda per avvertirlo che al mio ritorno mi sarei licenziato, lui cercò di trattenermi, voleva aumentare lo stipendio, ci volle il bello e il buono per fargli capire che per me era il momento, non era una questione di soldi, ma a trenta e più anni, non potevo fare a vita il globetrotter per il mondo, alla fine sconsolato dovette registrare la mia volontà, avevo dato appuntamento ad Alberto,il figlio del titolare all’aeroporto di Capodichino per metterlo al corrente che avevo parlato con il padre e mi ero dimenticato di Duna, presi il cellulare

– Alberto?

– Si Mino

– Dove sei?

– Ti sto aspettando sono all’aeroporto.

E vai!

– Ascoltami, sono in ritardo, ma c’è una nostra e tua cliente che viene dai paesi dell’est per acquistare i nostri prodotti, potresti sostituirmi, nel frattempo che arrivo?

E incrociai le dita

– Certo!

– E vai! Grazie, si chiama Duna e ti sta aspettando agli arrivi.

Stupito

– Vado!

E questo fu!

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