Archivio mensile marzo 2021

Fiducia.

Credere in se stessi è uno dei mattoni più importanti nella costruzione di ogni impresa di successo.
Lydia Maria Child
(Lydia Maria Child è stata una scrittrice statunitense. Nota la sua attività come femminista, abolizionista e in difesa dei nativi americani.)

Sogni.

“Cos’è un vero sogno?
È un sogno che dura. E, se dura, significa che è sposato. Sposato con la volontà.”
Erik Orsenna
Intellettuale, scrittore, membro dell’Académie Française e consigliere dello Stato francese.

Sogni.

“I sogni hanno una funzione, sono il dono dal Cormo”

dal film

“Quando gli angeli scendono in città”

Tributo per Dante Alighieri – Paolo e Francesca

PAOLO E FRANCESCA
La storia di Paolo e Francesca è una storia vera, che Dante conosce bene perché i due giovani amanti muoiono quando il poeta è poco più che ventenne: sono quindi quasi contemporanei.
Francesca, della nobile famiglia dei Da Polenta di Ravenna, sposa di Giangiotto Malatesta, si innamora del fratello di lui, Paolo; ma Giangiotto scopre l’amore segreto dei due giovani e li uccide.
Dante, nel V Canto dell’Inferno, racconta la triste storia dei due amanti, condannati per l’eternità a essere trasportati da una violenta bufera, simbolo della passione che li ha travolti in vita.
Paolo e Francesca si trovano nel cerchio dei lussuriosi, di persone, cioè, che hanno preferito l’amore terreno e passionale all’amore divino.
Noi leggiavamo un giorno per diletto
di Lanciallotto, come amor lo strinse:
soli eravamo e sanza alcun sospetto.
Per più fïate li occhi ci sospinse
quella lettura, e scolorocci il viso;
ma solo un punto fu quel che ci vinse.
Quando leggemmo il disiato riso
esser baciato da cotanto amante,
questi, che mai da me non fia diviso,
la bocca mi baciò tutto tremante.
Galeotto fu il libro e chi lo scrisse:
quel giorno più non vi leggemmo avante.
(Inferno, canto V, vv.127-138)
In questi versi, Francesca racconta il momento più intenso e drammatico della sua vicenda: nelle pagine del romanzo che narra l’amore di Ginevra (sposa di Re Artù) e di Lancillotto, Paolo e Francesca leggono i loro propri sentimenti; spesso i loro occhi si incrociano e l’emozione fa impallidire i loro volti (e scolorocci il viso); tuttavia non trovano il coraggio di rivelare il loro amore fino al momento del bacio fra Lancillotto e Ginevra. Allora Paolo, tremante, bacia Francesca, segnando così il loro destino di passione e di morte.
Il personaggio di Galeotto (Galhaut), che nel romanzo bretone favorisce l’amore illecito fra Ginevra e il cavaliere Lancillotto, diventa per Francesca il libro stesso. La parola “galeotto” rimane anche nell’italiano moderno (in uno dei suoi significati) ad indicare qualcosa o qualcuno che permette o favorisce l’amore fra due persone.

Tributo per Dante Alighieri – Dante e Beatrice

Chi non conosce l’amore di Dante per Beatrice, l’amore piu’ famoso della letteratura italiana sbocciato a Firenze negli ultimi decenni del Duecento? Un amore cantato da Dante secondo quel raffinatissimo galateo amoroso del Dolce Stil Novo come in questo celebre sonetto dove un episodio di vita quotidiana, ambientato per le strade di una Firenze medievale, si trasfigura presto in apparizione ultraterrena, non piu’ donna ma angelo, Beatrice diventa la prova dell’esistenza di Dio, autentico miracolo in terra (…e par che sia una cosa venuta da cielo in terra a miracol mostrare).

Unico fra i cinque sensi capace di cogliere lo spettacolo offerto da questa apparizione celeste e’ la vista: la bellezza, la nobilta’, l’umilta’ della donna sono tali che gli spettatori restano ammutoliti. In una simile atmosfera incantata risulta evidente che l’amore di Dante per Beatrice altro non e’ che un mezzo di elevazione spirituale. La donna, priva di connotati fisici e di attributi terreni, diviene il tramite per raggiungere Dio. E’ evidente che il sonetto e’ intriso di profonda religiosita’ in quanto in tal modo, Dante e gli stilnovisti conciliano l’amore terreno con quello divino.

Tanto gentil e tanto onesta pare
la donna mia quand’ella altrui saluta,
ch’ogne lingua deven tremando muta,
e li occhi no l’ardiscon di guardare.

Ella si va, sentendosi laudare,
benignamente d’umilta’ vestuta;
e par che sia una cosa venuta
da cielo in terra a miracol mostrare.

Mostrasi si’ piacente a chi la mira,
che da’ per li occhi una dolcezza al core,
che ‘ntender non la puo’ chi no la prova;

e par che de la sua labbia si mova
uno spirito soave pien d’amore,
che va dicendo a l’anima: Sospira.

(Dante Alighieri da Vita Nova)

8 marzo 2021 – Giornata Internazionale della Donna – “La Donna, una grande eroina!”

8 Marzo 2021

 La Donna, una grande eroina!

 

Ogni racconto, ogni storia, ogni fiaba che si rispetti ha più protagonisti, ma la storia dell’anno appena trascorso (marzo 2020 – marzo 2021) ha una sola indiscussa protagonista, la Donna!

E’ stato un anno difficile per tutti, è vero, la pandemia ha costretto in casa le persone, si è lavorato da remoto, per strada non si poteva circolare liberamente, le uscite erano programmate e…solo quelle indispensabili erano permesse.

Le famiglie sono state stravolte, il mondo del lavoro è cambiato per molti, il mondo della scuola radicalmente con la didattica a distanza, le abitudini quotidiane sono diventate un miraggio…ma su ogni cosa, una sola figura non è cambiata…anzi ha dovuto mantenere salde le redini della propria vita e di quella dei suoi cari: la Donna!

Madre, moglie o fidanzata, dopo il primo momento di stupore, di fronte al virus straniero e aggressivo, si è rimboccata le maniche dettando le regole…si le regole…per poter sopravvivere e non diventare tutti schegge impazzite!

Un cambiamento familiare di notevoli proporzioni, fatto di presenza in casa di mariti, figli, genitori, non facile da gestire, considerando le difficoltà lavorative da affrontare, il malcontento dei figli, la lontananza dagli affetti più cari…

E’ stato un fardello significativo, ma per loro, le donne coraggiose dalla nascita…è stata una sfida da controllare, gestire e vincere!

Ecco!

In questa giornata…e non solo…bisogna dire grazie a tutte le Donne anche per aver reato complicità e collaborazione in famiglia e per essere riuscite ad alleggerire un momento tanto difficile per tutti.

Viva le Donne coraggiose ed eroine!

 

Gennaro Caparco